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PER UN'ALLEANZA STRATEGICA CONTRO IL RAZZISMODissidenti Politici, Ebrei, Rom, Sinti, Caminanti, Slavi, Disabili, Omosessuali, Neri, Migranti.Data: 2023-01-27Autore: Gherush92 Committee for Human Rights GIORNO DELLA MEMORIA 2023 23^ Fiaccolata Gli Stermini Dimenticati Roma, 27 gennaio 2023 da Piazza Esedra a Via degli Zingari 54 PER UN'ALLEANZA STRATEGICA CONTRO IL RAZZISMO Dissidenti Politici, Ebrei, Rom, Sinti, Caminanti, Slavi, Disabili, Omosessuali, Neri, Migranti. Trascorsi più di venti anni dall'istituzione del Giorno della Memoria, a che punto siamo? Abbiamo un forte coinvolgimento collettivo, esteso, partecipativo, con il contributo di istituzioni pubbliche e private: scuole, università, biblioteche, fondazioni, associazioni; ma resta il limite, impossibile negarlo, di una frammentazione della Memoria delle vittime storiche del nazifascismo. Noi non abbiamo mai smesso di sottolineare quanto ogni sterminio perpetrato dal nazifascismo contro dissidenti politici, ebrei, rom, slavi, sinti, caminanti, omosessuali, disabili, testimoni di geova, asociali, neri, sia tragicamente diverso dagli altri: diverse, ma ugualmente infami, le accuse, diversa la pratica delle discriminazioni e delle persecuzioni messa in atto sistematicamente da compatti apparati amministrativi, affinati e consolidati nell'arco di uno sviluppo plurisecolare nell’occidente cristiano. Non abbiamo mai smesso di rimarcare che è con queste differenze che il nazifascismo ha ideato, rappresentato e attuato gli stermini e che con queste stesse differenze noi li dobbiamo ricordare. Perché solo distinguendo tra carnefici, liberatori e vittime, possiamo sperare di mantenere salda la Memoria. Solo differenziando le diverse identità dei perseguitati, possiamo opporci alla spinta mai sopita di una rappresentazione dello sterminio nazifascista sempre più edulcorata, velata, annebbiata, nella quale la sofferenza dei perseguitati viene trasposta su un piano di sofferenza universale; così, specularmente, la malvagità dei carnefici, le cui responsabilità e colpe appaiono via via sfocate in un’inestirpabile vocazione umana al male, mentre i «perché?» si fanno insondabili, indecifrabili ed inestinguibili, per annegare in una sorta di ineluttabilità del male universale. Noi non vogliamo che il tempo cancelli le responsabilità dei carnefici. Noi non vogliamo dimenticare il valore dei liberatori, né l’identità delle vittime, ma allo stesso tempo invochiamo la loro solidarietà, la loro unità e partecipazione nella lotta contro la discriminazione razzista. Chi punta a dividere il fronte delle vittime storiche del nazifascismo, sottraendo forza e impulso alla loro comune lotta e resistenza, condivide il disegno di una memoria cristallizzata in un indistinto cordoglio collettivo: rincrescimento senza ravvedimento, compatimento senza riparazione. Questo è il senso del nostro invito a distinguere gli stermini ma unirci nella lotta! L’opposto di chi ci vorrebbe vittime senza identità e perciò disgregate nella lotta. Per anni le vittime sono rimaste indistinte, ricordate come i caduti della Seconda Guerra Mondiale o i martiri del nazifascismo; solo recentemente sono sorti in Europa lapidi e memoriali differenziati, alla Shoah, al Porrajmos, all’Omocausto, allo sterminio dei disabili, ma sembra si stia perdendo l’unità della tragedia. Chi subì le persecuzioni del nazifascismo oggi subisce ancora il razzismo. La specificità e la diversità delle discriminazioni mostra quanto il razzismo sia tentacolare, ingegnoso e variegato ed esiga una lotta comune, un’alleanza strategica di tutte le vittime contro il razzismo, che restituisca spessore e vitalità a una Memoria condivisa. Con l’Opera Nomadi, il Circolo Mario Mieli e l’Agenzia per la Vita Indipendente, Gherush92 chiede di aprire il dibattito sulla legge 211 del 2000 perché siano inclusi nelle celebrazioni del 27 gennaio, Giorno della Memoria, tutte le vittime del Nazifascismo, gli appartenenti al popolo dei rom-sinti, gli ebrei, gli omosessuali, i disabili, i testimoni di geova, i perseguitati politici, civili e militari. Quanto al Programma di Educazione Permanente per le Scuole, dovrà secondo noi stabilire i fondamenti per la lotta comune al razzismo; riconsiderare il nazifascismo alla luce di secoli di persecuzioni cristiane; guardare alle diverse forme di razzismo plurisecolare, antisemitismo, antiromanì, abilismo, omofobia; rivalutare il contributo fondamentale dei liberatori dell’Armata Rossa; riconoscere le responsabilità storiche del cristianesimo nella nascita e affermazione del razzismo, bloccare i processi di evangelizzazione, assimilazione, omologazione, revisionismo, che lo alimentano. Quanto al Monumento agli “Stermini Dimenticati” da collocare sotto la lapide in Via degli Zingari 54, secondo noi potrà rappresentare simbolicamente una Memoria ormai matura e fortificata da un’alleanza strategica di tutte le vittime unite contro il razzismo; chissà, sarà il marchio infame dei triangoli di stoffa colorata (rosso prigionieri politici, verde delinquenti comuni, blu emigrati, viola testimoni di geova, rosa omosessuali, nero asociali, marrone rom, giallo ebrei) cuciti sugli indumenti dei prigionieri, che rendeva esplicito il motivo della reclusione delle vittime del nazifascismo, a ricomporsi idealmente nei triangoli di una bussola o di una stella dei venti con l’indicazione della rotta per la liberazione. PER UN'ALLEANZA STRATEGICA CONTRO IL RAZZISMO Gherush92 Committee for Human Rights |
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