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ETERNA RICONOSCENZA ALL'ARMATA ROSSAData: 2022-01-27Autore: Gherush92 Committee for Human Rights Roma, 27 gennaio 2022 Giorno della Memoria FIACCOLATA PER GLI STERMINI DIMENTICATI Intervento di Gherush92 Il momento è solenne. Siamo al cospetto della Targa in Via degli Zingari che ricorda Rom, Sinti e Caminanti che perirono nei Campi di sterminio ad opera della barbarie genocida del nazifascismo. Tutti insieme, Rom, Sinti, Diversamente Abili, Omosessuali, Prigionieri Politici, Ebrei, fratelli nella diversità e nelle persecuzioni, uniti nella lotta contro il razzismo, commemoriamo il ricordo dei nostri Liberatori. Oggi, 27 gennaio, ricordiamo l’Armata Rossa, comunisti e socialisti che ci hanno liberato dal Campo di sterminio di Auschwitz e hanno contribuito ad affrancare l’Europa dalla tirannia nazi-fascista durante la Seconda Guerra Mondiale. L'Armata Rossa dei Lavoratori e dei Contadini, guidata da Stalin con la collaborazione di capaci generali, svolse una funzione decisiva sconfiggendo in quattro anni di violente e sanguinose battaglie la grande maggioranza delle forze della Wehrmacht, concludendo vittoriosamente il conflitto. Da allora sono trascorsi molti decenni, ma molti ancora ignorano che la liberazione dell’Europa dal nazifascismo e dai Campi di sterminio è avvenuta grazie al sacrificio di quasi trenta milioni di sovietici fra soldati dell’Armata Rossa, partigiani e civili. Molti ancora ignorano che i Campi di sterminio di Auschwitz, Treblinka, Belzec, Majdanek, Sobibor, e molti altri lager nazisti, furono liberati dai soldati sovietici e che gran parte dei sopravvissuti allo sterminio e alla Shoah deve la sua sopravvivenza all'Armata Rossa. Già nei decenni del dopoguerra e della guerra fredda le preoccupazioni per il presente hanno prevalso e che i liberatori dei sopravvissuti fossero soldati sovietici è passato sotto silenzio. Gli effetti degradanti del revisionismo storico tendono ancora ad esaltare esclusivamente il ruolo dell’esercito degli alleati ad occidente, a scapito del ruolo centrale assunto dall’Armata Rossa nella lotta al nazismo, dalla valorosa battaglia per la difesa di Stalingrado fino alla liberazione di Berlino. E’ nostro dovere ricordare ed esprimere gratitudine ai Liberatori, alcuni dei quali sono ancora vivi e meritano riconoscenza. Sono Russi, Ucraini, Bielorussi, Tartari, Kazaki, Armeni, Georgiani, Azerbagiani, Uzbechi, Tadzhiks, Turkmeni, Kirghisi, Careliani, Cabardini/Balcari, Ossetani, Daghestan, Ciuvasci, Mordvini, Baschiri, Calmucchi, Udmurti, Mari, Komi, Buriati, Moldavi, Lettoni, Estoni, Lituani, Cinesi, Mongoli, Poli, e tanti altri ancora. Fra di loro c’erano anche Ebrei. Esiste la memoria dei perseguitati, la memoria dei persecutori (che ricorda cristiani, fascisti e nazisti con i rispettivi simboli della croce, della croce celtica e della croce uncinata), la memoria dei Liberatori, i soldati dell’eroica Armata Rossa che, con il simbolo della falce e martello, liberarono il Campo il 27 gennaio del 1945. Oggi, nel Giorno della Memoria, vogliamo rendere loro omaggio e ricordare che nell’alleanza di un coacervo di diversi Popoli, uniti sotto la bandiera dell’Armata Rossa, è nata una prodigiosa resistenza al nazifascismo che costituisce un unicum nella storia; senza l’Armata Rossa, matrice di ogni resistenza europea, non ci sarebbe stata vittoria contro il nazifascismo. Uniti ed insieme rendiamo eterna riconoscenza ai soldati dell’Armata Rossa per il loro sacrificio e la loro umanità. |
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