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QUESTA SINISTRA RICONVERTITA AL CRISTIANESIMOScalfari, Cacciari, Bertinotti, D'Alema, Vattimo e, via via ...Data: 2019-10-16Autore: Gherush92 Committee for Human Rights Il soggiogamento della Sinistra a Bergoglio lascia esterrefatti ed evidenzia lo stato di degrado e di obnubilazione dei tempi. Proprio mentre il Sinodo sull’Amazzonia si adopera alacremente per trovare nuove vie per l’evangelizzazione dei popoli indigeni, e mentre si chiamano i farisei sepolcri imbiancati accusandoli di ipocrisia, l’inno al Papa rivoluzionario continua a risuonare da più parti. Autorevoli personalità della Sinistra, intellettuali, politici, filosofi, giornalisti guardano a Bergoglio che indica la strada: è Francesco la personalità, religiosamente ispirata, che lavora per il grande cambiamento, il rivoluzionario che resiste all’aria del tempo. Si celebra a più voci l’anticapitalismo del Vescovo di Roma; si esalta il Pontefice per l’accoglienza ai poveri, agli esclusi, ai migranti; si onora la sua visione ecologica e ambientalista in continuità con quella evangelica. E’ il Papa, insomma, che traccia la via per un nuovo umanesimo, per una nuova identità, contro la globalizzazione. Attenzione! I generici richiami temporali di Bergoglio in senso anticapitalista, egualitario, ecologista che affascinano la Sinistra - invocazioni e appelli contro povertà e miseria, iniquità sociale, globalizzazione, razzismo, inquinamento e distruzione ambientale - privi di rigorose analisi storico-politica, sociale, economica, che includano l’opera distruttiva omologante della Chiesa nel mondo, sembrerebbero essere mera demagogia. Diversamente, l’inequivocabile difesa dell’identità cristiana da parte di Papa Francesco, la base di ogni sua azione e cambiamento spirituale e mondano, non è né demagogica né nuova. E’ l’identità universale di Paolo di Tarso, il primo e più grande missionario, al quale il Papa ha dedicato, guarda caso, il discorso all’apertura del Sinodo. E’ l’identità cristiana universale che si fa locale in ogni popolo - nella visione laica semplificata rappresentata dall’individuo che si fa altro - che deruba, sradica e saccheggia tutto ciò che è diverso e tradizionale, lo ingloba, lo manipola, lo uniforma, lo converte e, inevitabilmente, lo distrugge. E’ l’identità cristiana che oggi affascina, risucchia e converte anche questa Sinistra in crisi che tradisce e cestina rapidamente le sue radici. L’identità di un popolo o di una parte politica, quale che sia (e qui ci interessa la Sinistra), può essere trasformata e rinnovata, se necessario, solo dal suo interno, secondo leggi e categorie proprie, se non al prezzo della sua distruzione. Nonostante questa semplice verità, è sempre più frequente incontrare chi impiega categorie estranee ad una tradizione (culturale, politica, filosofica,) per giudicarla. Si giudicano i popoli e il loro cattivi costumi (in Amazzonia), gli ebrei e i farisei in contrasto ai cristiani (nelle omelie), il comunismo in relazione al nazismo (nelle risoluzioni europee), la sinistra in ossequio al Cristianesimo e alla Chiesa. Anche questa è opera missionaria. Il risultato è un miscuglio esplosivo impregnato di razzismo a servizio della propaganda. E così, dopo secoli di evangelizzazione e inculturazione, di territori, brevetti e royalty sottratti, i popoli dell’Amazzonia con la loro biodiversità vengono definitivamente derubati e, infine, annientati. Nel silenzio e con la connivenza di questa vecchia Sinistra, dimentica delle sua fondamenta, sradicata e irriconoscibile, che continua ad essere ammaliata da chi mira a riconvertirla. COMPAGNI, NON RENDETEVI COMPLICI DI DISTRUZIONE DELLA DIVERSITA'. |
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