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MASSACRANO GLI ANIMALI PER DIVERTIMENTO. CON IL TIMBRO KASHER ?Data: 2015-06-09Autore: Gherush92 Committee for Human Rights e Accademia di Belle Arti di Brera Grande successo di partecipanti e di pubblico alla VI edizione della gara di pesca per giovanissimi, organizzata da un centro ebraico sportivo. In una riserva agricola vicino Roma, che ospita un laghetto artificiale, squadre di bambini dai 6 ai 13 anni, addestrati da un tutor, si sono sfidate. Nella competizione sportiva, che di atletico ed agonistico non ha nulla ma che si ripete ogni anno, insegnano ad uccidere i pesci per gioco e i bambini imparano il macabro divertimento, ammazzare il maggior numero di animali possibile. Partecipano alla loro agonia che si protrae per ore, sghignazzando, mentre i pesci si dibattono e muoiono per soffocamento e sanguinamento delle branchie. In cosa consiste questa gara di pesca per bambini? Gli organizzatori, prima della sadica competizione, gettano nel piccolo specchio d’acqua 200-300 kg di trote, stipate ed affamate perché abbocchino alle esche lanciate dai giovani e prelevate da allevamenti intensivi dove vivono fra atroci sofferenze. Vince chi pesca il peso maggiore di pesce o, a parità di peso, pesca il maggior numero di pesci. La mattanza è veloce, semplice e sicura per i giovanissimi, tanto che quest’anno la squadra vincente ha catturato niente meno che 28 kg di trote. Nel prezzo è compresa la giornata di "sport" all'aria aperta, di divertimento e amicizia, maglietta e cappellino omaggio, colazione e premiazione per tutti i partecipanti, e, a detta degli organizzatori, l’insegnamento di “questa arte” alle nuove generazioni allenate a provocare e ad assistere all’agonia di esseri indifesi, al macabro sfizio di ammazzare creature inermi, al doloroso godimento della distruzione. A seguito delle numerose richieste, la commissione di gara ha deciso di ampliare la competizione anche agli adulti che desiderano partecipare alla carneficina. Tutto questo è tanto disgustoso quanto inammissibile. Provocare il dolore agli animali è vietato nell’ebraismo perché la Torà, che proibisce di affliggerli, vieta di massacrare gli animali per il capriccio del gioco, per il gusto della competizione o per il piacere di trascorrere un’amena giornata con amici e parenti all’aria aperta. L’organizzazione dell’evento sportivo, che prende il nome dai Maccabei, la dinastia che guidò la rivolta contro il tentativo del re di Siria di ellenizzare a forza gli Ebrei e storicamente simbolo ebraico di coraggio, solidarietà e rivoluzione, ha scelto di indirizzare la sua audacia contro i più inermi e di rendere i giovani esecutori di pesci indifesi. E così, mentre una parte più responsabile di umanità, preoccupata per le sorti del pianeta, si adopera per la salvaguardia del creato, un’altra, sorda ed insensibile alla sofferenza degli animali, viola le fondamenta della Torà e continua ad esercitare il proprio dominio abusivo sugli animali e a godere di sfizi crudeli, come indossare le pellicce, mangiare il foie gras e la carne di animali provenienti dagli allevamenti intensivi, programmare massacri di creature viventi sotto l’egida di una competizione sportiva. E i rabbini dov’erano? E le mitzvot sono state rispettate? Ci chiediamo se qualcuno davvero appone il sigillo kasher su questo truce divertimento, su pesci cresciuti in allevamenti intensivi per essere ammazzati nelle gare sportive; oppure, se questa mattanza sia una conseguenza della dilagante pseudocultura di Expo 2015 e della cosiddetta dieta kasher che, contro ogni indicazione della Torà, trae profitto dal massacro di creature viventi sofferenti. GLI ANIMALI CHE SOFFRONO NON SONO KASHER ! CHIUDETE GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI! LEGGI IL LIBRO "IL MAIALE E' IL NOSTRO MAESTRO. ANIMALI ED EBREI UN RAPPORTO LACERATO" |
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