Gherush92

Data: 2011-12-01
Autore: Gherush92

Sfizi “taref” degli Ebrei

Chassidim ultra-ortodossi sfilano di shabat e yom tov sfoggiando raffinati e preziosi cappelli di pelliccia: zibellini, volpi, martore e castori, allevati in cattività o catturati con il trappolaggio e scuoiati vivi, sono costretti a perpetuare la ripugnante tradizione dello shtreimel. Massacrati in gran numero - ci vogliono almeno trenta morbide e folte code per produrre un solo shtreimel - non sono animali schachtati ma torturati e uccisi per futili motivi e per compiacere chi, a torto, si ritiene massimo interprete della Legge. Lo shtreimel rappresenta la corona per il santo shabat, ma è uno scempio per soddisfare il divagare dietro la vanità di chi, ottusamente, considera il Creato a suo uso e consumo e stabilisce, in modo arbitrario, l’ordine di importanza delle mitzvot.

Le mitzvot sono tutte importanti, le mitzvot sono tutte collegate: “Ed il Signore disse a Mosè quanto segue: Parla ai figli d’Israel, e dì loro, che facciansi per tutte l’età avvenire dei fiocchi agli angoli dei loro abiti, e nel fiocco di ciaschedun angolo mettano un cordoncino di lana azzurra. Questi saranno i vostri zizzit; e voi vedendoli vi ricorderete di tutt’i precetti del Signore, e gli eseguirete, senza divagare dietro al vostro cuore, e dietro ai vostri occhi, dietro ai quali potreste traviare. Cosi avrete presenti ed eseguirete tutt’i miei precetti, e sarete santi al vostro Iddio. Sono io, il Signore, Dio vostro, che vi trassi della terre d’Egitto, per essere il vostro Dio; io, il Signore, sono l’Iddio vostro.” (Bemidbar, 13, 37-41).

Le mitzvot della kasherut non sono più importanti di quelle del maltrattamento degli animali: le une implicano le altre, e viceversa.

La Torà vieta in modo inequivocabile di infliggere za’ar ba’alè haim cioè dolore agli animali più di quanto sia necessario, a maggior ragione se questo dolore è inutile. L’oblio non è ammesso perché sapere e ricordare sono mitzvot “Non devi vedere l’asino di tuo fratello, o il bue suo, caduti sulla strada, e far conto di non vedere; ma devi unirti a lui per rialzarli.” (Devarim 22,4). E’ bene ripetere la legge noachide che prescrive “Però, non potrete mangiare la carne (prelevata da un animale oppure) il suo sangue, mentre è ancora in vita.” (Bereshit 9,4) e questo significa: Non smembrare un animale vivo. Non ci si cibi della parte staccata di un animale vivo. Non ci si cibi di un animale smembrato da vivo, anche se è ormai morto. Non si deve commettere crudeltà verso gli animali. Non si deve rimanere insensibili di fronte alla crudeltà di altri verso gli animali. Non si deve bere il sangue di alcun animale, ne' uccidere animali per scopo ludico o sportivo. Non si deve rimanere insensibili di fronte alla preparazione del proprio cibo.

Rimuovere dalle coscienze lo strazio degli animali da pelliccia (le cui carni non sono kasher) e servirsi della manovalanza di goim per ricavare copricapi o far sfilare fanciulle è uno sfizio "taref". Strappare le piume da animali vivi per confezionare abiti e sfilate di alta moda è uno sfizio "taref". Sacrificare migliaia di polli per le kapparot è un comportamento “taref” perché questa tradizione non ha a che fare con l’alachà tanto che Yoseph Caro ne aveva bandito l’uso (Orach Chaim 605,1). Ingozzare in modo forzato le oche per soddisfare palati viziati è uno sfizio “taref” perché è vietato usare metodi aberranti per produrre foie gras e appagare futili capricci alimentari. Shachtare più animali del necessario alla ricerca del “glatt kosher” è un comportamento “taref” perché se forse è vero che un goj ritiene di poter abbattere tutti gli animali che vuole, un ebreo non lo può fare per andare alla ricerca di animali glatt. Allevare gli animali in modo crudele negli allevamenti intensivi per ottenere gran quantità di carne a poco prezzo è un comportamento “taref”. A queste condizioni carne kasher, carne glatt, foie gras, piume, shtreimel sono sfizi “taref” di cui possiamo senz’altro fare a meno.

Ci sembra “taref” anche chi, stupidamente, per difendere l’operato di entità degradate ed inefficienti , sostiene che, per non assomigliare a Hitler e non odiare i propri simili si debba mangiare la bistecca (al sangue!) di animali torturati e massacrati.

PIUMINO D'OCA NO GRAZIE!

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