logo gherush92

Gherush92


.En .>It .Login .Testo .Ingrandisci .Contrasto .Normale .Stampa .Mappa .Cerca

Italiano

Articoli

DA PESACH SPIRA IL VENTO DELLA LIBERAZIONE (2025-03-25)
REGISTRAZIONE DELLA CONFERENZA "FONDAMENTI DELLE COSTITUZIONI MODERNE" (2025-02-25)
GHERUSH92 E NES ALLA CASA DELLA MEMORIA (2025-02-10)
SHABBAT CHANUKKA' CON IL NES (2024-12-26)
COMUNICATO DEL NES Noi Ebrei Socialisti (2024-12-24)
CHANUKKÀ 2024 CON IL NES (2024-12-18)
IL NES RINGRAZIA LA COMUNITÀ EBRAICA DI NAPOLI (2024-12-01)
IL NES A FIANCO DEI MĀORI (2024-11-19)
BASTANO 30 CENTESIMI PER MINACCIARE DI MORTE UN'ANZIANA ROM (2024-11-10)
ATTACCO ANTISEMITA AD AMSTERDAM (2024-11-08)
SOLIDARIETA’ DEL NES ALL’ ASSOCIAZIONE CHENÀBURA DI CAGLIARI (2024-11-01)
UNA RISPOSTA A MICHELE SERRA (2024-10-29)
ANTISEMITISMO UNA ODIOSA STRUMENTALIZZAZIONE, UNA RISPOSTA (2024-10-10)
7 OTTOBRE NELLA CITTA’ DELLA STRAGE (2024-10-06)
DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIO GLOBALE DEGLI IMAM SULL'ESECUZIONE DEGLI OSTAGGI DA PARTE DI HAMAS (2024-09-03)
DEDICATO AGLI OSTAGGI ASSASSINATI Il popolo ebraico vivrà! (2024-09-02)
DIVERSITA' CULTURALE, UNO STRUMENTO DI TRATTATIVA PER LA PACE (2024-08-27)
SCHIERATEVI CONTRO L'ANTISEMITISMO (2024-08-25)
UNA RISPOSTA AL PROF. MONTANARI (2024-08-12)
YOM HASHOAH (2024-05-05)
DOVERI E DIRITTI DEI LAVORATORI (2024-05-01)
UNA RIFLESSIONE IN MEMORIA DELLA KRISTALLNACHT (2023-11-9)
AI NOSTRI FRATELLI RESISTIAMO OVUNQUE CI TROVIAMO (2023-11-2)
UN MONDO SENZA EBREI E' UN MONDO INCONCEPIBILE (2023-10-16)
L'ODIO ANTISEMITA RIESPLODE CON ANTICA VIRULENZA (2023-10-12)
L'ODIO ANTISEMITA RIESPLODE CON ANTICA VIRULENZA (2023-10-12)
LA REGINA DELLA SOSTITUZIONE ETNICA (2023-04-20)
CELEBRANO IL PAPA CHE BUONO NON FU (2023-04-17)
IL GIUOCO DELLA CROCEFISSIONE (2023-04-09)
PESACH 1943 - 2023 Ottant’anni dalla eroica Rivolta del Ghetto di Varsavia (2023-04-05)

“SOTTO IL CIELO DI ROMA” UN FILM ANTISEMITA

Perseguitati e razzisti, due verità inconciliabili. Interrompiamo il dialogo interreligioso

Data: 2010-11-04
Autore: Gherush92

Davanti a posizioni inconciliabili, interpretazioni opposte, divergenze strutturali, contrasti fondamentali, chi ha ragione, dove sta la verità, come schierarsi, da che parte stare ? In uno scontro che dura da oltre duemila anni, chi è che instilla l'odio, colui il quale propugna l'antisemitismo oppure colui che cerca di contrastarlo? Colui che accetta la menzogna, la contraffazione, la bugia oppure colui che tenta di smascherarla?

Se parliamo di razzismo e di persecuzioni, le ricostruzioni sono tante quante sono le culture e le ideologie protagoniste, esistono tante voci quante sono chi le ha effettuate e le ha subite e ciascuno ricostruisce la storia secondo la sua personale interpretazione. Dovendo, per necessità, semplificare, esistono almeno due grandi verità, quella dei persecutori e quella dei perseguitati, delle vittime e dei carnefici, dei massacrati e dei massacratori, dei razzisti e dei discriminati. E’ la realtà di sempre, questa.

Queste due storie sono in perenne conflitto. A te è data la sola possibilità di decidere da che parte stare: con o contro Paolo, un santo per cristiani, un antisemita per ebrei; con o contro Agostino, Basilio, Crisostomo, santi per cristiani, razzisti per ebrei; con o contro le leggi speciali plurisecolari dei papi contro rom ed ebrei, con o contro le leggi razziali, un codice adeguato alla società cristiana per cristiani, leggi ingiuste e discriminatorie per ebrei; con o contro Giordano Bruno, un eretico per cristiani, un eroe per ebrei; con o contro Bellarmino Inquisitore, un santo per cristiani, un antisemita per ebrei. E, per citare alcuni fatti recenti: con o contro il film “The passion” di Gibson, con o contro la preghiera “Oremus et pro Judaeis”, con o contro le dichiarazioni del negazionista Williamson, con o contro la santificazione di Pio IX, con o contro la beatificazione di Isabella di Castiglia? E, ancora, con o contro gli ebrei deicidi, ladri, complottisti, con o contro la deportazione dei Rom, con o contro il massacro degli Indiani d’America, con o contro gli abusi omertosi sui bambini da parte dei preti pedofili? E, infine, con o contro la beatificazione di Pio XII?

Queste storie, tutte, non sono questioni interne della chiesa, come vogliono sostenere alcuni opportunisti e demagoghi della Comunità Ebraica. A questi chiediamo: com’è possibile dichiarare Pio XII santo e contemporaneamente complice? Le due verità sono inconciliabili e non private, perché riguardano violazione dei diritti umani e crimini contro l’umanità e santificare Pio XII è solo sfrontatezza del potere.

A proposito del telefilm “Sotto il cielo di Roma” il rabbino capo Di Segni dice, ''patacca propagandistica, opera apologetica con una lettura assolutoria e piena di errori'', mentre Benedetto XVI afferma “Queste opere – pensate per il grande pubblico, con i mezzi più moderni, e al tempo stesso mirate ad illustrare personaggi o vicende del secolo scorso – rivestono particolare valore soprattutto per le nuove generazioni…e possono aiutare a conoscere un periodo che non è affatto lontano, ma che le vicende incalzanti della storia recente ed una cultura frammentata possono far obliare.”

A proposito del film “The Passion” il rabbino Di Segni ritiene opportuno “un pronunciamento ufficiale della Chiesa contro il film di Gibson” mentre papa Giovanni Paolo II dice “It is as it was” e il portavoce vaticano Joaquín Navarro-Valls aggiunge: “È ragionevole pensare che non ci sarà alcuna presa di posizione e di distanza... il film è la trascrizione cinematografica dei Vangeli… Se fosse antisemita il film, lo sarebbero anche i Vangeli”.

A proposito della preghiera “Oremus et pro Judaeis” reintrodotta dal papa, Di Segni scrive: “…la formula ripropone senza mezzi termini la speranza di conversione degli ebrei … E’ un segnale inquietante di come all’improvviso un processo lento e faticoso di avvicinamento alla sensibilità ebraica sia stato vanificato. Se questo è stato possibile… ci si chiede… quale sia l’affidabilità politica dell’interlocutore.” ...A questo punto ha senso chiedersi a che cosa serve il dialogo…”

La lista delle divergenze è lunga, e, se andiamo indietro, questi contrasti coprono gli ultimi XX secoli di storia. Non si tratta di una divergenza di opinioni, non è una questione dialettica, né un problema filologico o religioso, si tratta di un conflitto che ha provocato milioni e milioni di morti e di perseguitati.

Il cristianesimo è abile nel costruire la sua verità fatta di demagogia. Impiega ogni strumento (la musica, la letteratura, l’arte), ogni sfumatura emotiva (il sentimentalismo, il moralismo, il buonismo, il perbenismo, il qualunquismo). Ogni sforzo è buono per perpetrare la menzogna e continuare a perseguitare come carnefici. Il cristianesimo in nome della conversione è disposto a tutto, alla menzogna, alla distruzione, al massacro.

E gli ebrei? Gli ebrei si aggrappano fiduciosi al dialogo interreligioso, speranzosi di approdare, prima o poi ad una pausa; ma passano alcuni giorni, qualche settimana, e il conflitto riprende, il dialogo ritorna aspro, impossibile, inconciliabile perché antisemita. Gli ebrei si arrampicano sugli specchi per continuare il dialogo interreligioso e, così facendo, permettono che queste cose accadano ancora. Misurano con il bilancino le parole concesse e, contemporaneamente, accettano fatti di una gravità estrema: il nuovo sceneggiato “Sotto il cielo di Roma”, ultima perla di infima retorica, ha già convinto e appassionato milioni d’italiani, se ancora ce ne fosse bisogno. Sicuramente avrà successo anche in Polonia, in Spagna, in America Latina.

“Papa Pacelli ebbe a consolare sfollati e perseguitati, dovette asciugare lacrime di dolore e piangere le innumerevoli vittime della guerra”. “Agì spesso in modo segreto e silenzioso proprio perché, alla luce delle concrete situazioni di quel complesso momento storico intuiva che solo in questo modo si poteva evitare il peggio e salvare il più gran numero possibile di ebrei”. Benedetto XVI, dichiarazione su Radio Vaticana, all’atto della firma dell’infame decreto sulle virtù eroiche di Pio XII.

“Sotto il cielo di Roma” è l’ennesima agiografia televisiva di santi, papi, vescovi e cardinali, mandata in onda a ridosso della festività cristiane, prodotta da Ettore Bernabei, che, in una intervista recente su Repubblica ha parlato di “attacchi della finanza protestante ed ebraica”. La visione dello sceneggiato, per bocca dello stesso Bernabei, non è stata promossa in ambito ebraico, con il chiaro intento di compiacere, solo una parte e non certo le vittime.

Il film non è una solo “patacca”, ma il tassello di un mosaico, una precisa operazione di mistificazione della storia che rappresenta il seguito culturale della visita del Papa in Sinagoga. Il film fa di Pio XII un sant’uomo in balia, quasi inconsapevole, dei terribili eventi della storia; un manifesto nazional-revisionista, che esalta le presunte virtù caritatevoli di papa Pacelli; sullo sfondo, in lontananza, la Shoah, come se non fosse stata concepita, organizzata ed eseguita da cristiani nell’Europa cristiana.

Il telefilm è condito con quel tocco di pornografia emotiva rappresentato dell’ebrea salvata nel convento, dall’amore perduto e poi ritrovato, dai preti e dalle suore buoni. Un classico ormai, del filone di “Shoah movies”, come la “Vita è Bella”, “Schindler's List”, “Il pianista”, “Il bambino con il pigiama a righe” film girati non per aggiungere un contributo alla verità, ma solo a scopo catartico, un lavacro delle coscienze cristiane, nei quali gli ebrei servono solo a sperimentare nuovi schemi di comicità, per riabilitare un cristiano, per catalizzare il pianto, una lacrima facile. In più, il telefilm è arrivato dritto ai cuori e alle coscienze di milioni di persone ancora memori di quel “volemose bene” in mondovisione lanciato con la visita del Papa in Sinagoga, proprio nel giorno del Moed di Piombo. Questa è la cultura corrente che permette di mistificare sull’antisemitismo dei papi.

“Sotto il cielo di Roma” è un’operazione raffinata per rinnovare il concetto revisionista della Shoah, come fosse un infausto incidente della storia, ordita da pochi menti malvagie e pagane, aliena dal contesto culturale cristiano antisemita, razzista in cui è realmente successa.

La realtà, invece, è che, sotto il cielo di Roma e d’Italia e sotto agli occhi del silenzio-assenso di Pio XII, i cristiani italiani fascisti, al canto di “Giovinezza”, catturavano e deportavano i rom e gli ebrei, controllavano la loro appartenenza, esaminavano se avevano la circoncisione e li deportavano, con la “benedizione” di preti e suore.

Basta con gli sceneggiati melensi sulle vittime. Se si intende davvero fare un gesto riparatore si mandi in onda in prima serata “Il Vicario” di Hochhuth, in versione integrale e con la pubblicazione dell’Appendice.

In questo clima asfissiante:

- si sospenda, una volta per tutte, il dialogo interreligioso, fino a quando la Chiesa non farà teshuvà sui bimillenari crimini commessi contro gli ebrei

- si smetta di idolatrare il concilio Vaticano II che, nella sua ambiguità, non ha risolto la tesi del deicidio né ha ridotto la popolarità e la pervasività dell’antisemitismo;

- si abbandonino i lavori della Commissione storica su PIO XII;

- si manifesti solidarietà con tutte le vittime del cristianesimo e si costruisca con loro una memoria storica e metastorica per dare inizio ad un percorso di riparazione.

NO AL DIALOGO INTERRELIGIOSO

 <<Precedente     Commenti     Archivio     Top     Successivo>> 
Home 
G92db 
Articoli 
Progetti 
News 
Corsi 
Forum 
Contatti 
Glossario 
Links 
Dona 

Valid HTML 4.01!. WAI AAA  .Valid CSS!