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I NOGLOBAL PSEUDOSCIENZIATI ORGANIZZANO UNA CONFERENZA SUL CIBO PER NASCONDERE IL LORO ANTISEMITISMO, MASCHERANDOLO DA DIALOGO PER LA PACE.

Data: 2005-10-2
Autore: Gherush92

“A tutti i cristiani fedeli … gli si ordinò di comparire davanti a loro (i giudici), dentro di un certo periodo, e dichiarare e manifestare cose che avevano visto, saputo e sentito dire di qualsiasi persona o persone, che siano vive o morte, che avessero fatto o detto qualcosa contro la Santa Fede Cattolica, …; o perpetrato diversi crimini di eresia, osservando le notte di venerdì e dei sabati…; preparandone venerdì gli alimenti per i sabati, nelle pentole sui piccoli focolari; …; celebrino la festa del pane senza lievito, mangino pane senza lievito e sedano ed erbe amare; osservino il digiuno del perdono …; e nella stessa maniera osservino i digiuni della regina Ester, di tissabav e rosessena; …; che ammazzino gli animali da cortile in accordo con la legge ebraica e si astengano di mangiare pecora o altro animale che sia trefa; che non desiderino mangiare maiale salato, lepri, conigli, lumache o pesce senza squame; …che in una casa in lutto non mangino carne se non pesce e uova lessate, seduti davanti a tavolini bassi; che separino un pezzetto di pasta quando stanno preparando il pane e lo abbrustoliscano al fuoco; …; che affermino che il Sacro Sacramento dell’altare non è il vero corpo e sangue di Gesù Cristo …; …; e se qualcuno sa di quelli che , …, dopo di mangiare o cenare benedicono il vino e lo passano a tutti quelli che siedono nella tavola , benedizione che chiamano la verahà; … . Tutte queste cose essendo state viste udite o conosciute, voialtri i sopraddetti cristiani fedeli …adempirete alle condizioni di questo nostro editto, per mezzo del quale esigiamo, esortiamo e ordiniamo, in virtù della santa obbedienza e sotto la pena di scomunica totale …, …, che riferiate tutto quello che sapete, avete visto, udito, o sentito dire di qualche forma, sulle cose e cerimonie citate prima … . In caso contrario, … , si prenderanno misure per dare e promulgare sentenza di scomunica contro voialtri, in virtù e per questi documenti; e mediante tale scomunica ordiniamo che siate denunciati pubblicamente ; e se, …, insisterete nella vostra ribellione e scomunica, sarete scomunicati, anatemizzati, maledetti, segregati e separati come associati del demonio, dall’unione e inclusione nella Santa Madre Chiesa e dai sacramenti della stessa…”. (Editto da Fe’, in vigore fino alla fine dell’Inquisizione)

Nella campagna di sinistra ogni cosa si trasforma in strumento di pace e di dialogo interculturale, ora le donne, ora i bambini, ora la religione oggi persino il cibo e la dieta mediterranea. Due invenzioni - il dialogo e la dieta mediterranea - in un’affermazione sola, due bugie in uno stesso slogan per alimentare la propaganda antisemita.

Si svolge a Roma la conferenza “Tradizioni Alimentari nelle tre Religioni Monoteistiche del Mediterraneo” e il Forum “Dialogo tra le Civiltà e i Popoli del Mediterraneo: le Culture Alimentari”, nonostante non esistano, né mai sono esistite, le culture alimentari - figuriamoci poi delle tre religioni monoteiste - non esista, né mai è esistito, il cibo come espressione e veicolo di dialogo interculturale e non esista, né è mai esistito, il dialogo interreligioso. Inoltre, non sono solo tre le religioni del Mediterraneo e si può discutere se esse sono realmente monoteistiche. Non esiste, infine, la cosiddetta dieta mediterranea che riscopre vecchie radici comuni, inventata solo come finto baluardo nella lotta alla globalizzazione.

Magnificare il valore scientifico, culturale, nutrizionale della dieta cosiddetta mediterranea non è certo frutto di un pensiero rigoroso. Soprattutto, non corrisponde al metodo scientifico il mescolare la conoscenza con la distruzione della conoscenza, confrontare le regole alimentari con la negazione di quelle stesse regole e mettere allo stesso tavolo chi ha difeso ad oltranza le proprie leggi, anche quelle alimentari, e chi ha offeso, ostacolato, bandito, vietato quelle stesse norme in nome di presunte verità universali. Non è scientifico voler sublimare il corpo e il sangue di Gesù nel rito universale del pane e del vino e farne ricette del Mediterraneo o il voler forzatamente ricondurre le regole alimentari ebraiche ad insegnamenti laici per la buona salute o per la convivenza armoniosa.

Nel celebrare questo pout-pourri pseudoscientifico di dialogo, pace, Verbo, kasherut, maiale, scienza e dieta, nel mescolare leggi alimentari ebraiche, cristiane e musulmane, senza conoscerne in realtà la storia e le motivazioni (che certamente non sono di natura dietologica né umanitaria), la sinistra compie una mera operazione ideologica di propaganda che contribuisce all’ignoranza, all’impossibilità del confronto e alla negazione della convivenza pacifica fra i popoli.

Per l’Ebraismo le norme, anche quelle alimentari, sono definite nel codice della legge. Con kasherut si intende secondo la norma, in accordo al compendio di regole che riguardano, fra l’altro, l’alimentazione degli Ebrei. La kasherut dunque non è una religione, non è laica, non è una dieta, non è una cultura, non è scienza, non è di destra, non è di sinistra, non è per la pace, non è per la guerra e non è per o contro il dialogo. Volendo utilizzare termini moderni si potrebbe affermare che la kasherut è valida sotto il profilo “scientifico” perché la sua pratica è verificata in secoli di esperienza. La kasherut è molto di più, è un insieme olistico ed interessa ogni aspetto dell’esistenza di una comunità, contribuisce a definirne l’identità, il gusto, la tradizione, la convivenza interna e con gli altri popoli, il rapporto con gli esseri viventi animali e vegetali e anche con il mondo inanimato e della produzione. La kasherut è un’insieme di regole che può essere assimilato ad un sistema di qualità che nel suo complesso produce benessere ma, attenzione, produce benessere solo per gli Ebrei e chi ne vuol godere deve essere o diventare ebreo ed osservante. Nello stesso tempo queste regole non possono essere selezionate secondo criteri estranei all’ebraismo né è possibile estraniarle dal tempo e dallo spazio, come sostengono i no gobal pseudoscienziati organizzatori della conferenza. E per quanto questi ultimi tentino di dare della kasherut spiegazioni oggettive e universali di dieta, di benessere o di igiene, il fatto è che queste regole costituiscono hukkim (“statuti” biblici) per i quali non esiste altra spiegazione che quella di obbedire D-o e di imitare la Sua santità (Lev. 11:44-45).

Cosa c’entra tutto questo con il dialogo fra le cosiddette “culture alimentari” e fra le cosiddette “tre religioni monoteistiche”? Ma perché mai le culture, le religioni dovrebbero dialogare? Di cosa dovrebbero parlare? Perché c’è bisogno che degli pseudoscienziati organizzino una riunione di tre religioni? Che cosa ha che fare il dialogo delle religioni con la ricerca scientifica?

Esistono fra queste, solo per gli Ebrei, le regole dello shabbat e le regole di pesach, gli ebrei non possono mangiare pane, carne o vino offerti da un non ebreo né possono riceverli in regalo se sono provenienti da luoghi che non siano sotto il loro stretto controllo. Nello stesso tempo i goym che si trovano a partecipare ad una cerimonia di Pesah non possono condividere e mangiare l’aficomen.

Queste sono le regole degli Ebrei per gli Ebrei e chi intende adattare la peculiarità di queste regole ad un’ipotesi universalistica di pace, di scienza e di dialogo è razzista. Le tre religioni non hanno niente in comune e non sono tre religioni.

Esistono gli ebrei laici! diranno i no gobal pseudoscienziati cristiani. Ma gli ebrei laici non rispettano lo shabbat, come per esempio avviene nella stessa conferenza e, a fortiori, non praticano la kashrut, quindi non seguono neanche quella che viene indicata dai noglobal pseudoscienziati cristiani come esempio di dieta mediterranea.

Di quale dialogo si parla, dunque? A guardar bene il “dialogo alimentare” ha lo scopo preciso di punire gli ebrei: per i cristiani il dialogo significa che gli ebrei si devono convertire al cristianesimo, per la sinistra il dialogo significa che gli ebrei si devono convertire al laicismo, per i musulmani il dialogo significa che Israele non deve esistere. In realtà l’unico dialogo possibile è il riconoscimento della diversità e questo implica che i non ebrei desiderino che vengano rispettate le regole ebraiche.

Per il cristianesimo le principali norme alimentari si concretizzano in una delegittimazione delle leggi ebraiche e degli ebrei, che seguono le regole alimentari ebraiche, fino al loro massacro. Il cristianesimo abolisce tutte le regole alimentari e dice: “mangiate tutto!” e le conseguenze ambientali e sociali arrivano fino a noi. Se la “dieta mediterranea” ha qualcosa di buono certo non si deve al Cristianesimo né alla Scienza, ma a chi, popoli americani, africani e mediterranei, ha saputo resistere alla loro furia distruttrice.

Il rito cristiano del pane e del vino, quello cioè del corpo e del sangue divino, il verus israel, scritto in alternativa alle regole della kasherut, non è altro che una delegittimazione della legge ebraica poiché l’atto di bere il sangue e di mangiare la carne umana è sempre vietato nell’ebraismo. Il rito del pane e del vino, corpo e sangue di otò ish, per l’ebraismo è espressione di idolatria e di antisemitismo. Il pane-corpo e il vino-sangue, sublimati nel rito della globalizzazione al di fuori del tempo e dello spazio, non ha alcun valore scientifico, forse fa parte della cosiddetta dieta mediterranea, ma non rappresenta un veicolo di dialogo, anzi il suo contrario visto che nega l’identità degli Ebrei.

La realtà è che non esiste alcun rito universale, come vorrebbero i noglobal pseudoscienziati cristiani, e ogni tentativo di forzare nella proposta di globalizzazione universale l’ebraismo e la kasherut, per esempio con le conversioni forzate, con i ricatti moralistici, con le diete, è destinata a ridursi sempre ad un’operazione di razzismo e antisemitismo.

Le leggi cristiane hanno vietato e condannato le leggi alimentari ebraiche cioè la cosiddetta dieta mediterranea: “… dovete sapere che le loro usanze,…, non erano né più ne meno quelle proprie degli immondi ebrei, e questo era causato dalla continua comunicazione che avevano con loro; e così continuavano ad essere dei grandi divoratori e mangioni che non avevano mai perso il costume di mangiare intrugli secondo l’uso ebraico; …intrugli di cipolle e aglio, e fritti con l’olio di oliva, e la carne la cucinavano con l’olio e l’usavano al posto del lardo e del grasso per sottrarsi all’uso del lardo; e l’olio con la carne è cosa che fa puzzare molto il fiato; e così le loro case e porte puzzavano molto a causa di quegli intrugli; e loro stessi avevano il fetore che emanano a causa dei loro intrugli e per il fatto di non essere battezzati. E supposto anche che qualcuno era battezzato, mortificavano in loro il carattere del battesimo a causa della loro credenza e perché giudeizzavano, puzzavano come ebrei; non mangiavano maiale se non a forza; mangiavano carne in segreto nelle quaresime e vigilie e nelle quattro tempore ; osservavano le pasque e i sabati come meglio potevano; inviavano l’olio per le lampade nelle sinagoghe, ricevevano ebrei che predicavano in segreto nelle loro case; e specialmente alle donne, molto segretamente; avevano ebrei rabbini che gli sgozzavano gli uccelli e gli animali domestici per le loro cose; mangiavano pane non lievitato durante il tempo degli ebrei; facevano tutte le cerimonie ebraiche in segreto come potevano, tanto gli uomini come le donne cercavano sempre di sottrarsi da ricevere i sacramenti della santa chiesa relativi al loro grado, salvo quando forzati dalle istituzioni della chiesa. (Bernaldez Andrez, Historia de los Reyes Catolicós, Madrid 1870).

E mentre la sinistra afferma di mobilitarsi contro l’omologazione globale ed esalta il valore delle presunte radici comuni della dieta del Mediterraneo alcuni paesi Europei laici e democratici vietano, oggi, le pratiche ebraiche. Spiegateci almeno di chi è, che e cosa è e a quando risale questa abusata dieta alimentare mediterranea, con la carne o senza la carne, con l’olio o con lo strutto, con gli insaccati o senza, con o senza il vino, …. con l’aglio o senza l’aglio…?

Sempre a proposto del dialogo e di dieta mediterranea universale:
“... Consta e appare il grande danno che ai cristiani gli ha arrecato e gli arreca la partecipazione, la conversazione e la comunicazione che hanno sempre tenuto e tengono gli ebrei, i quali è provato che cercano sempre in tutte le maniere e per tutte le vie che gli sono possibili, di sovvertire e sottrarre dalla nostra santa fede cattolica i fedeli cristiani e da questo allontanarli ed attrarli al loro dannato credo e opinione, istruendoli nelle cerimonie e osservanze della loro legge… dichiarando i digiuni che devono digiunare… notificandogli le pasque prima della data, … dandogli e portandogli dalle loro case il pane non lievitato e carni di animali morte secondo le cerimonie, istruendoli sulle cose dalle quali si devono allontanare, così come nel cibarsi e nelle loro cose, in osservanza della loro legge …(Editto di Espulsione degli ebrei dalla Spagna, 1492, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona).

I cristiani hanno vietato per secoli l’uso dell’olio d’oliva, dell’aglio, del prezzemolo, con i tribunali hanno processato e condannato praticamente all’estinzione intere specie animali e vegetali. Isabella è la principale artefice criminale della distruzione sistematica della “dieta” ebraica, moresca, romanì, canaria, africana, americana eppure è stata beatificata da Wojtyla ed è a tutt’oggi la patrona di Spagna. La stessa Spagna che ospita la Fondazione per l’Avanzamento della Dieta
Mediterranea e dove ti può capitare, nel chiedere una bistecca ben cotta, di sentirti dire “sí , un judio ben asado”.

Noi pensiamo che effettivamente la kasherut appartenga solo agli ebrei e riguardi solo gli ebrei e che il progetto di globalizzazione, dieta-dialogo-pace, architettata dai noglobal pseudoscienziati cristiani sia solo un’operazione antiscientifica e razzista, di conversione forzata all’universalismo, che ha già provocato gravissime disgrazie ai popoli dell’Africa, dell’America e del Mediterraneo determinando, con la distruzione sistematica della diversità e della conoscenza tradizionale, una situazione quasi irreversibile di annientamento e di povertà.

L’eventuale analisi del valore nutrizionale, sociale, psicologico della kasherut non modifica l’ebraismo. L’aspetto “scientifico” della kasherut non aggiunge né toglie nulla all’ebraismo, perché non esiste la kasherut senza gli ebrei, né gli ebrei senza la kasherut. Il confronto o la comparazione o il dialogo con altre “culture alimentari” è assolutamente inutile e fuorviante e non ha proprio nulla di scientifico né di pacifico.

Si può fare un dialogo in questa situazione?
““… In quella notte di Purim non si trova nel mondo un giudeo che non sia ubbriaco ed anzi pazzo e furioso… . E presi da questo furore gli ebrei rubano in questi giorni del Purim tutti i ragazzi cristiani che possono li conservano chiusi fino al giorno della loro pasqua che è poco distante dal Purim (circa un mese). E nella Pasqua tutti li ammazzano nel modo più barbaro e crudele… raccogliendone tutto il sangue, sia per pane azimo sia ancora per le altre funzioni durante l’anno. Giacché imbevono di tutto quel sangue stoppa o cotone che poi bruciano, conservandone la cenere … in bottiglie ben suggellate presso il Tesoriere della Sinagoga, sia per mandarlo in lontani paesi a quelli della loro nazione sia per consegnarlo ai rabbini quando lo chiedono pei i loro riti … In questa festa del Purim, però, come ho già detto non ne hanno bisogno se non che per fare il Pan dolce. E perciò basta uno (cristiano ucciso bambino od adulto) per fare la figura di Aman. Ma se in questa festa del Purim il sangue cristiano non serve ad altro che per fare il Pane dolce, né perciò è bisogno che sia estratto con istrazio del paziente, non è così per gli altri usi e specialmente per i pane azzimo. Giacché per questo è necessario che il sangue sia estratto con atroce martirio, come i loro antichi padri fecero con Gesù Cristo nella sua SS. Passione: e perciò li ammazzano nella loro festa degli azzimi. Ed ora conchiudo questa festa del Purim spiegando perché il Pan Dolce ha la forma triangolare. Ciò fanno gli ebrei… in disprezzo del mistero della SS. Trinità . E quando lo dispensano bestemmiano orribilmente contro questo mistero e pregano Dio che umili i cristiani che vi credono” …

Or avendo noi da queste rivelazioni ricavato che nel mese di febbraio debbono gli ebrei uccidere almeno un cristiano o adulto o bambino in memoria di Aman, ed ucciderlo come che sia , cioè anche senza tormenti, e ciò perché, non dovendo il sangue che ne raccolgono servire ad uso degli ebrei negli azzimi ma ad uso dei cristiani nel Pan dolce, non è bisogno che sia sangue di un innocente ucciso con tormenti, come Gesù Cristo il qual solo è sangue kosher rituale cioè adatto, come gli ebrei cabalisticamente credono, a salvare le anime loro …” (La Civiltà Cattolica, anno trigesimoterzo, 1882)

Se kosher è una volta il miscuglio puzzolente dell’olio con l’aglio, una volta il sangue di Gesù ucciso nei tormenti, una volta la dieta mediterranea è evidente che sublimare e rendere indipendente dal tempo e dallo spazio e dagli stessi ebrei la kasherut, facendola diventare dieta del dialogo, rende inutile o residuale l’esistenza dei suoi inventori, gli Ebrei, come già successo agli indiani, agli africani, ai Roma, ai quali, i cristiani e gli scienziati hanno rubato tutto, agricoltura, cibo, conoscenza, medicine fino all’essenza della loro stessa esistenza. Gli Ebrei hanno solo l’alternativa di diventare indifferentemente o tutti laici o tutti cristiani. Questo è l’antisemitismo dei noglobal pseudoscienziati cristiani. Chi odia gli Ebrei e Israele ed esalta le radici comuni della dieta mediterranea, di fatto è un parassita che si appropria ancora della tradizione ebraica e, con un’operazione scorretta e ripugnante rende le regole ebraiche non più ebraiche ma universali.

Invitiamo la Commissione Europea, il Ministero degli Affari Esteri, la Presidenza della Repubblica, il Ministero della Salute, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il Comune di Roma e le altre istituzioni coinvolte a vigilare al fine di non dare credibilità a manifestazioni di scarsa validità scientifica e di cooperazione gabellate per espressioni di alto profilo culturale.

I documenti sono tratti dal database G92db

Gherush92, Comitato per i Diritti Umani contro l’Antisemitismo e il Razzismo, Onlus
Per aderire o commentare scrivi a:
gherush92@gherush92.com


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