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Data: 2004-04-29
Autore: Gherush92

Gli ebrei non vogliono essere chiamati "razza", ogni elucubrazione dialettica, filologica o filosofica e qualsiasi interpretazione che vuole giustificare l'impiego di questo termine è inaccettabile. Non usate questa espressione altrimenti vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

Gli ebrei non vogliono essere chiamati "deicidi", ogni elucubrazione dialettica, filologica o filosofica e qualsiasi interpretazione che vuole giustificare l'impiego di questo termine è inaccettabile. Non usate questa espressione altrimenti vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

Gesù non era il figlio Dio, non era un profeta, non era un maestro, non era il messia, come sostiene anche il domenicano Giordano Bruno. Il tribunale ebraico, nel pieno delle sue funzioni e facoltà, ha condannato il cittadino ebreo Gesù. La sentenza espressa dal tribunale ebraico è stata eseguita dalla Potenza Occupante Romana. Tutto è avvenuto secondo la norma e secondo la procedura, quindi regolare.

Gli ebrei non vogliono essere chiamati “razzisti” o “praticatori dell'apartheid” o “razza persecutrice”, ogni elucubrazione dialettica, filologica o filosofica e qualsiasi interpretazione che vuole giustificare l'impiego di questi termini è inaccettabile. Non usate queste espressioni altrimenti vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

La Torà, il Tanakh, il Talmud, la Gemarah, la Mishnà, i Midrashim appartengono agli ebrei. Non è vero che il cristianesimo è il verus Israel, non è vero che la redenzione viene solo da Gesù, non è vero che gli ebrei sono i fratelli maggiori dei cristiani.

La tzedakà, cioè la solidarietà, la carità, la giustizia sociale è un precetto fondamentale nell’ebraismo sia verso gli ebrei che i non ebrei, e non è un’invenzione del cristianesimo.

Gli ebrei si chiamano o yehudim cioè ebrei, o am Israel cioè popolo di Israele o goy kadosh cioè nazione santa.

La Costituzione Europea non deve contenere alcun riferimento ad origini cristiane a meno che non si riferisca esplicitamente alla persecuzione e allo sterminio degli ebrei, alla persecuzione e allo sterminio dei popoli pagani e dei Roma, alle crociate, alla conquista dell’America e allo sterminio degli Indiani, alla schiavitù africana, ai ghetti, all’inquisizione, ai pogrom, alle leggi razziali, tutto ad opera degli stessi cristiani. La Costituzione Europea deve avere come riferimento di origine la diversità culturale e i suoi diritti. La variegata diversità culturale che ancora esiste deve essere mantenuta protetta e sviluppata.

Niente esiste che possa essere denominato giudeo-cristiano.

L’arte non è universale, la scienza non è universale, la morale non è universale. Solo la cultura di ciascun popolo, nazione, tribù, è oggettiva e universale nel suo universo, perché “esistono infiniti mondi ed eterni”.

Il cristianesimo, arbitrariamente, si avvale del giudizio morale universale del bene e del male come strumento di potere e propaganda. Con il cristianesimo, il moralismo ha prevalso sulla giustizia, sul diritto e sulla diversità culturale. Esercitare il proprio potere imponendo agli altri la verità e la morale universale, fino alla follia del deicidio, è più dispotico e distruttivo dell’idea di dominare gli altri con il potere economico o militare. Il cristianesimo è strutturalmente antisemita.

L’evangelizzazione di tutti i popoli e nazioni, è un progetto razzista che si fonda sull’idea che esiste una verità superiore e popoli inferiori. L’evangelizzazione è il più potente fattore uniformante dell’umanità e le conseguenze sono note: annientamento di culture millenarie, genocidio di popoli indigeni, distruzioni di ambienti e natura, depredazioni di risorse e ricchezze, schiavitù di massa.

Il papa non è il padrone del bene e del male, della verità religiosa, della morale universale. Le dichiarazioni e i discorsi del papa sembrano essere manipolazioni moralistiche, semplicistiche e banali della realtà. L’esprimersi come un bambino che si rivolge ai bambini permette di consolidare il potere con la gestione industriale delle presunte sofferenze dell’umanità e della carità. Sofferenze che lo stesso cristianesimo e occidente hanno provocato e provocano.

La Cappella Sistina in Vaticano è un’opera di regime, intollerante e antisemita, realizzata nei tempi in cui ebrei ed eretici erano discriminati, processati e condannati: le rappresentazioni tratte dall’antico testamento e dalla tradizione pagana, estrapolate dalla propria tradizione culturale e opportunamente manipolate e falsate, celebrano Gesù quale unico vero salvatore dell’umanità, cosa evidentemente non vera.

Nella Casa de Contratacion di Siviglia, che ancora oggi si visita come luogo artistico benedetto, gli schiavi erano battuti all’asta e battezzati. Arabi islamici e cristiani hanno praticato la schiavitù di massa per oltre mille anni. In alcuni paesi africani la schiavitù è tuttora praticata.

Prima viene la giustizia, poi la misericordia e infine il perdono. La giustizia deve essere sempre applicata da parte del tribunale; la misericordia può essere o non essere applicata da parte del giudice, secondo le circostanze; il perdono può essere o non essere concesso dalla parte offesa, secondo le circostanze.

Il perdono non può sostituirsi alla giustizia. Il perdono universale, com’è regolato dal cristianesimo, non esiste. Il perdono deve essere concesso da chi è stato offeso e richiesto da colui che ha offeso. Nessuno può concedere il perdono per conto della parte offesa o addirittura contro il suo volere.

Il perdono, anche se concesso, non può sostituire la giustizia, né può cancellare la condanna. Gli ebrei devono essere riparati delle perdite e dei danni che hanno subito. Ciò che hanno ricevuto non è ancora sufficiente a riparare il danno. Anche i popoli indigeni, i popoli Africani, i Roma devono essere riparati.

Il moralismo semplicista non rappresenta la realtà che è sempre complessa. La sinistra ha assunto il moralismo semplicista come unico punto di vista e come strumento della lotta politica, della difesa dell’ambiente, delle ragioni della pace, perdendo per la strada fondamenti e ragione di esistere. La sinistra, in maniera del tutto paradossale, ha assunto come principale riferimento un capo di stato straniero da molti denominato “Santo Padre” che è diventato l’unico ispiratore della propria azione politica e delle false posizioni pacifiste. La sinistra ha fatto inginocchiare il Parlamento della Repubblica Italiana davanti ad un capo di stato straniero. La sinistra ha fatto accogliere un cittadino qualunque di nome Savoia con onori ingiustificati, offendendo gli Ebrei e gli altri Popoli oppressi dai Savoia.

Il moralismo semplicista non deve prevalere sul diritto, sulla diversità culturale e sulla politica e per questo la sinistra, semplicista moralista e pacifista, è destinata a diventare razzista o a scomparire. L’ambiente, la pace, la guerra, l’etica non hanno valore assoluto. La società etica e ambientalista per eccellenza è la società nazista.

Gli ebrei sono orgogliosi di appartenere ad am Israel. Am Israel non ha mai fatto crociate, non ha mai fatto inquisizioni e ghetti, non ha mai fatto campi di sterminio, né leggi razziali, e non hai mai discriminato o considerato alcun popolo inferiore.

La shoà appartiene agli ebrei. Non banalizzate, non minimizzate, non negate, riformate, sublimate, assimilate, paragonate, parificate, non universalizzate, non appropriatevi della shoà altrimenti vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

La shoà, organizzata ed eseguita dai nazi-fascisti, non è frutto della banalità del male né è frutto dell'ignoranza né della paura dell'altro o del diverso, ma è l'apice e la chiara conclusione di un processo discriminatorio e persecutorio verso gli ebrei in Europa per opera di cristiani, illuministi, comunisti, socialisti, cattolici.

L'antisemitismo non è frutto della banalità del male né frutto dell'ignoranza né della paura dell'altro o del diverso. L'antisemitismo è una vera e propria cultura che ha origini precise, responsabili precisi, sostenitori precisi. La cultura dell’antisemitismo e del razzismo ha radici antiche e consolidate e ha interessato gran parte della letteratura, dell’arte, della scienza e del sapere occidentale. L'antisemitismo è molto più forte del filosemitismo, da sempre. L'antisemitismo per secoli ha mistificato la realtà storica e del diritto utilizzando termini e strumenti riconoscibili, identificabili e documentati.

L'antisemitismo si fonda sulla faziosità, sulla calunnia e sulla diffamazione. Non riducete l'antisemitismo ad episodi sporadici o contingenti, né a valutazioni psicologiche, né ad interpretazioni che fanno riferimento al carattere intrinseco della natura umana o all’attualità o alla mondanità altrimenti vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

Sublimare concetti per trasferirli o attribuirli, inventandosi inesistenti analogie, a situazioni diverse da quelle che le hanno prodotte è un'operazione razzista e antisemita. Né gli ebrei né lo stato ebraico di Israele sono razzisti né praticano l'apartheid. L'affermazione contraria è falsa. Il razzismo e l'apartheid hanno precise connotazioni geografiche, etiche e politiche e sono frutto di una precisa cultura, quella bianca cristiana occidentale. Non vi azzardate a spostarli dalla loro origine altrimenti vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

Assimilare il destino degli ebrei a quello degli islamici e l’antisemitismo all’islamofobia, mistificando l’uso dei termini semita e antisemita, è un’operazione razzista e antisemita e culturalmente infondata.
I massimi esperti di razzismo sono gli ebrei i quali sono gli unici che possono stabilire chi è razzista e antisemita e chi non lo è. Gli ebrei non hanno bisogno di consulenti esterni per valutare quello che avviene sulla loro pelle, nei loro cuori e nella loro testa.

I no global (hassafsuf) e i loro alleati medio orientali e della sinistra sono semplicisti, razzisti e antisemiti, ragionano solo per sentito dire e schifosamente festeggiano la morte di uno scienziato israeliano, il linciaggio di prigionieri, l'uccisione di appartenenti al popolo e alla nazione ebraica, l'uccisione di appartenenti al popolo e alla nazione americana, proteggono tiranni sanguinari, insultano e boicottano il popolo e lo stato sovrano di Israele di cui desiderano la scomparsa, accusandoli di nefandezze mai effettuate, di massacri che non esistono, di genocidi che non esistono, di colonie che non esistono, di persecuzioni che non esistono. Essi ricattano chi non li sostiene e minacciano attività industriali ed economiche, attività sociali e sindacali, attività culturali e scientifiche. Essi affermano di essere contro la guerra ma sono solo contro la parvenza della guerra. Essi affermano di essere contro la povertà ma sono solo contro la parvenza della povertà. Sono esseri immondi che sognano una nuova shoà.

I no global (hassafsuf) e i loro alleati mediorientali e della sinistra si avvalgono e sono supportati da immondizia intellettuale e politica, costituita da revisionisti giustificazionisti e negazionisti della Shoà e dell’ebraismo. Attribuire al complotto internazionale ebraico-sionista-israeliano la sorte dell’Europa e del mondo Islamico è un’operazione razzista e antisemita. Il mito della cospirazione mondiale ebraica, esaltazione del ruolo preminente assunto nella storia dall’antica Israele prima e dall’ebraismo e Israele poi per la conquista del potere, è falso ed è il fondamento dell’ideologia cristiana nazista e comunista.

I no global (hassafsuf) e i loro alleati mediorientali e della sinistra supportano e incoraggiano gli idolatri. I suicidi-bomba sono idolatri. Essi muoiono e uccidono solo per pubblicità e per propaganda nel nome di una arbitraria sacralità della eliminazione totale del nemico impuro. La disperazione è un’infame invenzione dei no global, dei cristiani, della sinistra per giustificare la propria inutile esistenza. In verità esiste una vera e propria carriera da profugo che garantisce un notevole reddito. I suicidi bomba sono carne da macello abbietta, razzista e antisemita e venduta al chilo.

La libertà è strutturalmente correlata alla violenza e non alla pace. La pace vuota, come viene da più parti evocata, è solo un idolo vuoto che dà alimento solo ai pacifisti vuoti e non ai combattenti. La pace nella cultura di tutti i popoli, compreso quello ebraico, è semplicemente la fine della guerra. Qualunque altro significato che si dà alla pace è errato o moralistico o un idolo. Chi vuole continuare a combattere e a suicidare, nonostante le circostanze avverse, lo fa o perché ha una reale possibilità di vincere, oppure perché è un idolatra e adora i sacrifici umani e questo è un motivo abbietto che non è ammesso da alcun diritto. La guerra può finire, vale a dire la pace può essere raggiunta, solo in due modi: o uno vince sull'altro o i due si mettono d'accordo sulle cose possibili, il che implica anche riconoscere lo stato dei rapporti di forza. Chi percorre l’idea del negoziato non può esaltare una parte e disprezzarne un'altra, come fanno i pacifisti vuoti. Questo significa alimentare la guerra e non la pace.

L'identità del popolo e della nazione ebraica non può essere alterata, modificata, assimilata, corretta, validata dai goym. Chiunque non riconosce la legge e la cultura degli ebrei e il loro legame alla terra di Israele immagina un nuovo sterminio fisico o culturale ed è razzista e antisemita. La diversità fra gli ebrei all'interno dell'ebraismo sono affari interni degli ebrei. Mealam haiu vead akhshav yehudim scello kannaim, vekhaelle hikhpat lachem, vebogdim (hassafsuf), da sempre e anche ora esistono ebrei appartenenti, ebrei non ebrei, ebrei traditori (hassafsuf). Chiunque si erge a giudice degli affari interni degli ebrei e usa una parte contro l'altra o una parte per il tutto o i traditori (hassafsuf) per giudicare gli appartenenti è razzista e antisemita.

Gli ebrei sono stati discriminati, perseguitati, massacrati, sterminati, eliminati nel pensiero e/o nell'azione dai cristiani cattolici cristiani illuministi comunisti socialisti anarchici nazisti fascisti cristiani islamici arabi. Forse è vero che qualcuno di questi ha aiutato qualche ebreo ma è certo che nessuno di questi ha fatto niente per modificare il tragico destino degli ebrei. In realtà questi pensano ad un mondo senza ebrei o perché eliminati con l'assimilazione o perché eliminati fisicamente.

Eretz Israel è la terra di Israele cioè la terra della nazione e del popolo ebraico. Eretz Israel era costituita dall'attuale stato di Israele, da Shomron (West Bank), dall'attuale Giordania, da una parte dell'attuale Iraq e da una parte dell'attuale Siria. Chi vuole acquisire per mezzo delle bombe un diritto che non ha o chi aiuta e sostiene chi vuole acquisire per mezzo delle bombe un tale diritto, quasi fosse un "pizzo" da pagare, è razzista e antisemita.

Il popolo e la nazione ebraica ha sempre aspirato a ritornare nella sua terra Eretz Israel nonostante le persecuzioni, come è bene espresso, dal "sionista" Giuseppe Verdi, nel Nabucco. Esiste un paradosso insostenibile: i Curdi, massacrati a decine di migliaia dagli arabi e non da Israele, sono comunque loro amici e nemici di Israele; gli abitanti della "Palestina", massacrati a decine di migliaia da Giordani Siriani e Libanesi e non da Israele, sono comunque loro amici e nemici di Israele.

La Palestina non esiste. Il termine "Palaestina" è stato inventato per motivi dispregiativi verso gli ebrei e verso Eretz Israel dalla Potenza Occupante Romana dalla Potenza Occupante Inglese e dalla Potenza Occupante Islamico Araba ma non ha mai avuto alcun’attinenza politica o culturale con quella terra che è rimasta sempre Eretz Israel.

L’Iraq non esiste, è uno stato artificiale creato dalla Potenza Occupante Inglese. La soluzione che tiene conto delle diversità culturali presenti nella regione è l’ipotesi di federalismo culturale, già sperimentato in Russia dal Bund ma rigettato dalla sinistra e dal cristianesimo.

Cristianesimo fascismo e comunismo hanno tentato di cancellare l'identità culturale del popolo e della nazione ebraica nel nome della purezza della fede, purezza della razza e purezza della classe, ma non ci sono riusciti. Chiunque oggi continua a pensare e ad agire in quei termini desidera una nuova shoà ed è razzista e antisemita.

Oggi la stessa soluzione è tentata nel nome della modernità, del moralismo e del laicismo. Quelli che hanno questi riferimenti per giudicare gli ebrei hanno in mente una nuova ipotesi di sterminio culturale, in nome del quale reiterano i vecchi concetti di razza, lobby, deicidio, sacrifici umani, complotto, denaro e perciò sono razzisti e antisemiti.

La sinistra vuota, i no global vuoti e i pacifisti vuoti, gli scienziati, i professori e gli studenti nemici del sapere e del diritto, svolgono attività criminali inventando, nel delirio totale, fatti e analisi privi di qualunque fondamento o di attinenza con la realtà e incitando la popolazione, in particolare i giovani, alla pratica dell’antisemitismo e alla solidarietà con i suicidi-bomba. Con l’unico fine di colpire, in maniera razzista e antisemita, ebrei e Israeliani sostengono il complotto ebraico-sionista per dominare il mondo e l’uso del sangue cristiano da parte degli ebrei e denigrano le pratiche tradizionali ebraiche.

Il popolo italiano tedesco e austriaco e altri popoli cristiani sono stati responsabili materiali e morali, come popoli, dell'idea dello sterminio del popolo e della nazione ebraica.

La sinistra non ha mai fatto teshuvà per il proprio antisemitismo. La sinistra non ha espresso alcuna solidarietà verso gli ebrei perseguitati. Karl Marx era un antisemita. Solo un antisemita può avere scritto un libercolo come "Sulla Questione Ebraica". Solo un antisemita può avere scritto il testo "Protocolli dei Savi Anziani di Sion", tornati di moda soprattutto tra i no global, che li hanno distribuiti alla conferenza di Durban e li proiettano nei loro siti e nei paesi arabi.

Nei paesi occupati dagli arabi gli ebrei sono stati sempre discriminati e sottomessi e hanno subito costanti persecuzioni pogrom e schiavitù.

Esistono i "coloni" ebrei e i "coloni" arabi. Esistono i profughi ebrei e i profughi arabi.

Se voi considerate il problema ebraico-israeliano come l'unico problema e, come sedicenti improbabili squalificati giudici, lo riducete al vostro giudizio moralistico giocando a rovesciare le vittime e i carnefici, vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

Sharon non è un criminale di guerra, così come non lo è Bush. Ogni elucubrazione dialettica, filologica o filosofica e qualsiasi interpretazione che vuole giustificare l'impiego di questo termine è inaccettabile. Non usate questa espressione altrimenti vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

I tentativi di criminalizzare Sharon o altri rappresentanti del mondo ebraico e israeliano da parte del Belgio sono inattendibili, viste le forti tendenze razziste e antisemite presenti in questo paese. Se voi criticate o disprezzate Sharon, prima di aver criticato cristiani cattolici illuministi arabi comunisti fascisti socialisti pacifisti nazisti laici di ora e di sempre, vi dichiariamo razzisti e antisemiti.

Anahnu holkim kavod ugdullà le zahal Noi rendiamo onore e grandezza all’esercito ebraico israeliano perché ha sempre agito con valore e generosità, sia per difendere la propria gente che per combattere e rispettare il nemico.

NO a "TERRA IN CAMBIO DI PACE"
SI a "PACE IN CAMBIO DI PACE CON I TRE PRINCIPI: SOLIDARIETA’ RIPARAZIONE NEGOZIATO"

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